Come scegliere uno smartphone

Vuoi qualche consiglio per l’acquisto del tuo nuovo smartphone ma non sai a chi rivolgerti? Non sai come scegliere uno smartphone o come distinguere le varie componenti che caratterizzano un device di ultima generazione? In queste righe cercherò di spiegarti cosa, oltre alla semplice marca, differenzia i vari smartphone tra di loro, in modo tale che tu possa scegliere in base alle tue esigenze.

Come scegliere uno smartphone

Questo articolo è piuttosto lungo, se non vuoi approfondire troppo gli argomenti, il consiglio che ti do è quello di saltare tutte le parti “per approfondire” e di passare al successivo punto. Il design degli smartphone non è stato considerato in questo elenco, poiché ritengo che sia un elemento troppo variabile e spesso soggettivo nella scelta di un device. Buona lettura!

Come scegliere uno smartphone 1

Sistema operativo

Il sistema operativo è il cuore pulsante di ogni dispositivo digitale. Negli smartphone esso è molto importante poiché da ogni tipo di sistema operativo si sviluppa un approccio diverso al device. Nel momento in cui sto scrivendo, il sistema operativo più usato al mondo su dispositivi mobili è Android, seguito da iOS.

In questa guida riassuntiva ti sia sufficiente sapere che un utente poco esperto si può trovare benissimo con tutti e 2 i sistemi operativi senza avvertire particolari necessità non soddisfatte nell’utilizzo quotidiano. Scegliere uno smartphone in base al sistema operativo è una operazione che va fatta, a mio avviso, solo dopo aver paragonato i vari sistemi operativi fra di loro e dopo aver scelto quelli più affini alle nostre necessità. Infatti, fatta esclusione per l’iTunes Store di Apple e il Google Play Store di Google (che ormai, praticamente, si equivalgono per qualità e quantità dei contenuti), le differenze per gli utenti normali vanno ricercate provando i sistemi con le proprie mani.

Se invece stai cercando qualcosa di libero, prova PureOS o un sistema operativo affine.

Schermo

Lo schermo di uno smartphone è una componente essenziale per poter valutare l’acquisto dello stesso. Un dato fondamentale da tenere presente è la quantità di pixel presenti in uno schermo. Infatti, più puntini (i pixel sono dei puntini che possono assumere vari colori e che “danno vita” al vostro schermo) saranno presenti sullo schermo, più saranno nitide le immagini che vedrete.

Più piccoli saranno i pixel che verranno installati su di uno schermo e meno riuscirete a percepire i singoli bottoncini. Schermi più grandi, inoltre, risultano spesso più ingombranti e al tempo stesso più costosi e più bisognosi di energia per essere alimentati.

Il consiglio che ti do è quello di vedere uno schermo acceso prima di acquistare uno smartphone, magari paragonandolo allo schermo di altri dispositivi per notarne le differenze a occhio nudo. Stai attento alla qualità dell’immagine e alla fluidità del dispositivo durante la riproduzione video.

Per approfondire:

Alcuni dati da tenere presenti nella valutazione di uno schermo sono:

  • I Ppi: i ppi (anche detti pixels per inch) sono il numero totale di bottoni per indice; più sarà alto il numero dei ppi e più puntini saranno presenti in un indice quadrato dello schermo, aumentandone in questo modo la risoluzione massima e quindi la qualità dei dettagli nelle immagini.
  • I tipi di schermo: ci sono vari tipi di schermi (pur con la stessa risoluzione) a seconda della tecnologia usata per costruirli. Ad oggi, i più comuni e meno costosi, di solito, sono gli schermi IPS LCD e TN LCD, poi ci sono gli AMOLED e i Super AMOLED (e altri modelli meno usati) che sono meno usati perché più costosi. Infatti questi ultimi due tipi appartengono ad una tecnologia più recente dove i pixel non necessitano di retroilluminazione e riescono in questo modo a riproporre i cosiddetti “neri assoluti”. Dal tipo di schermo dipendono anche la capacità di contrasto dello schermo, la sua gamma cromatica e la sua luminosità.
  • La frequenza di aggiornamento: un altro dato da tenere in considerazione nella valutazione di uno schermo è la frequenza di aggiornamento (detta anche refresh rate). Questo dato determina il numero di volte che lo schermo riesce a cambiare immagine in un secondo. Un refresh rate più alto significherà quindi una immagine e una risposta del dispositivo più fluida. La frequenza di aggiornamento è misurata in Hertz (Hz). Uno schermo a 60 Hz potrà aggiornare 60 immagini al secondo.
  • L’HDR: l’hdr o hdri (high dynamic range imaging) è una tecnica moderna che consiste nel sovrapporre più immagini dello stesso fotogramma per godere di un miglior effetto luminoso e cromatico. Gli schermi con hdr garantiscono una migliore resa cromatica rispetto agli schermi che ne sono sprovvisti.
  • La resistenza del vetro in caso di urti.

Processore

Il processore è il cervello di uno smartphone e determina il numero massimo di operazioni che il dispositivo può svolgere contemporaneamente. Inoltre, più sarà potente il processore e maggiore sarà la velocità che questo avrà nelle operazioni di tutti i giorni. La scelta di un buon processore incide quindi sulle prestazioni ma anche sui consumi del dispositivo. Più sarà grande il processore e più quest’ultimo consumerà, più sarà potente e più sarà complesso nella sua struttura. Anche qui, un consiglio che ti do è quello di provare il dispositivo che andrai ad acquistare, magari eseguendo tutti i programmi che esegui quotidianamente per vedere se sei soddisfatto dalla velocità del dispositivo.

Per approfondire:

Spesso i programmi e i sistemi operativi più usati ottimizzano il loro codice in base ai dispositivi che usano, in modo tale da massimizzarne la resa. Inoltre, molti errori di ottimizzazione vengono spesso risolti con degli aggiornamenti del sistema operativo. Ricorda che molte applicazioni aperte contemporaneamente rallentano il computer o lo smartphone che usi, e che per un migliore sfruttamento del processore e minori consumi è bene che tu tenga aperti solo i programmi che ti servono.

La potenza di un processore è espressa in Hertz: se un processore è settato ad esempio a 100 hertz, in un secondo potrà eseguire 100 volte tutte le istruzioni necessarie per cambiare tutti i “pulsanti” in esso contenuti. Di norma la potenza degli attuali processori si misura in Ghz (1.000.000.000 di hertz).

Ram e memoria di archiviazione

La memoria di archiviazione (disponibile in vari formati come Hard disk, Ssd etc.) è un po’ come la memoria presente nella nostra mente: tutte le informazioni che devono essere conservate vengono salvate qui. Più sarà grande la memoria di un dispositivo e più sarà grande la quantità di dati che potremo salvare in esso. La Ram (o Random access memory) è una memoria volatile, cioè una memoria che si azzera ad ogni nuova accensione della macchina. La ram serve per gestire meglio le operazioni del dispositivo, più ram significa più memoria per gestire più operazioni in contemporanea.

Per approfondire:

La ram ha il compito di lavorare sui dati che il processore preleva dalla memoria di archiviazione per elaborarli e velocizzarne la gestione. Una volta terminate le modifiche i nuovi dati verranno ricopiati sulla memoria di archiviazione. Entrambe le memorie si misurano in byte (il “byte” deriva da un insieme di 8 bit, la più piccola unità di misura della memoria digitale. Bit in inglese significa “bottone”, proprio perché i bit sono dei bottoni che possono stare accesi o spenti = 1 e 0). I più moderni sistemi di archiviazione della memoria arrivano a memorizzare interi GB (1 Gigabyte = 1.073.741.824 bytes) di dati.

Fotocamera

La fotocamera è un altro dato da non trascurare nella scelta di uno smartphone. Se infatti si fanno parecchie foto o parecchi video col proprio dispositivo, sarà consigliabile provarne vari modelli e scegliere una buona fotocamera fin dal principio, in modo tale da non rimanere insoddisfatti ad acquisto completato. Anche qui, scattate quante più foto di prova riuscite, per paragonare i vari obiettivi tra di loro.

Per approfondire:

In questa scelta è importante tenere bene a mente alcune caratteristiche:

  • Lente: è la parte della fotocamera che concentra la luce dell’immagine e la incanala nel dispositivo.
  • Otturatore: è il dispositivo che controlla la durata del tempo di esposizione dell’immagine sul supporto di memorizzazione.
  • Diaframma: il dispositivo che controlla l’ingresso della luce.
  • Risoluzione: è il numero di pixel effettivi di una foto. 1 Megapixel (MP) equivale ad 1 milione di pixel.
  • Sensore: è un dispositivo fotosensibile costituito da tanti sensori (fotodiodi) in grado di trasformare un segnale luminoso in uno elettrico. Il sensore “fotocopia” la realtà ed è pertanto la parte più importante di una fotocamera, perché determina la qualità della foto in molteplici aspetti. Dal sensore dipendono: la gamma dinamica di luci e colori, il numero dei pixel della foto, la capacità o meno di trattenere ombre e di riprodurre segnali di interferenza, la maggiore qualità della foto in rapporto alle dimensioni fisiche e alla qualità costruttiva del sensore stesso, il rapporto della grandezza dell’immagine (una immagine scattata in 3×4 o in 9×16 manterrà questo rapporto di larghezza e lunghezza dei lati per tutto il rettangolo di pixel dove verrà impressa).
    Molti dispositivi sono inoltre dotati di più sensori, o di sensori “speciali” come il sensore LIDAR (il quale utilizza la tecnologia laser per effettuare rilevamenti).
  • Interpolazione: semplificando, si potrebbe dire che poiché ogni sensore cattura solo uno dei tre colori primari (R, G o B), non può fornire tutti i dati per la formazione del pixel, così le altre due informazioni cromatiche, per visualizzare il colore corretto a foto scattata, vengono calcolate dal processore d’immagine attraverso un procedimento matematico. Solo così il pixel può arrivare ad una rappresentazione fedele dei colori nelle immagini.
  • Stabilizzatore dell’immagine: questo è un sensore apposito che garantirà una immagine nitida e non sfocata, perché stabilizzerà l’inquadratura al posto vostro, come se il dispositivo fosse su un cavalletto poggiato a terra.
  • FPS: specialmente per i video questa caratteristica è molto importante, essa infatti determina il numero massimo di immagini al secondo (o frames per second) che si potranno catturare con il vostro dispositivo. Più sarà alto il numero di frames che il vostro dispositivo potrà catturare in un secondo e più fluido risulterà il video. Un video a 120 fps riprodurrà (schermo permettendo) 120 frames al secondo.
  • HDR: l’hdr o hdri (high dynamic range imaging) è una tecnica moderna che consiste nel sovrapporre più immagini della stessa fotografia per godere di un miglior effetto luminoso e cromatico. Le foto realizzate in hdr richiedono che il soggetto inquadrato sia statico, per evitare il fenomeno del “ghosting”.
  • Zoom: lo zoom è la capacità di un obiettivo di ingrandire o rimpicciolire uno o più soggetti lontani dallo stesso senza perdere nitidezza nell’immagine. Lo zoom può essere ottico o digitale. Quello ottico è così chiamato perché utilizza elementi ottici (come delle lenti) e meccanici per avvicinare il soggetto da riprendere, modificando la lunghezza focale. Lo zoom digitale invece, non ingrandisce i soggetti della foto con componenti esterne ma esclusivamente in modo digitale. Quest’ultimo tipo di zoom comporta quindi una certa perdita di qualità nell’immagine.
  • Formato della foto: un ultimo dato da considerare è il “formato file” delle foto che vengono salvate da una fotocamera. La foto digitale viene infatti salvata in formati compressi come il JPEG, oppure in formati non compressi come il RAW. Quest’ultimo non comporta una perdita di qualità ma occupa molta più memoria. Fate attenzione anche ai formati proprietari, cioè a quei formati riproducibili su più dispositivi solo sotto espressa licenza.

Batteria

La batteria è quel dispositivo che immagazzina l’energia elettrica necessaria per alimentare i nostri dispositivi. A seconda del tipo di batteria ci sarà quindi un rendimento diverso nella gestione e nell’uso dell’energia da tenere presenti nello scegliere uno smartphone. Attualmente le batterie più utilizzate e funzionali sono le batterie al litio, ma non mancano tipi di batterie innovativi, come le batterie al grafene. La capacità delle batterie impiegate per l’alimentazione di dispositivi portatili è misurata in milliampereora (mAh), un sottomultiplo dell’ampere-ora (Ah). Più grande sarà la batteria maggiore sarà la durata di funzionamento del dispositivo senza necessità di ricariche. Più ottimizzati saranno i programmi dello smartphone e minori saranno i consumi.

Per approfondire:

La batteria, essendo un dispositivo che converte energia chimica in energia elettrica, opera solo a certe temperature. è quindi consigliabile non tenere il dispositivo in ambienti troppo caldi o troppo freddi, per evitare spiacevoli sorprese. Un altro consiglio, è quello di ricaricare il telefono con caricatori sicuri e autorizzati, per evitare, ancora una volta, il deterioramento delle batterie, con tutte le conseguenze negative a cui tale deterioramento potrebbe portare. Le più recenti batterie si ricaricano wireless, senza fili, semplicemente appoggiando i dispositivi su una apposita base. La maggior parte delle batterie si ricaricano ancora con un cavo di alimentazione.

Supporti per la connettività

In questa categoria rientrano tutte quelle periferiche installate nel dispositivo che ci permettono di connetterci ad altri dispositivi o alla rete: wi-fi, bluetooth, gps, 4g, nfc, usb, lightning etc.

Per approfondire:

Ecco una lista dei supporti più usati:

  • Wi-Fi: probabilmente la tecnologia più conosciuta ed utilizzata per collegare tra di loro più dispositivi senza l’utilizzo di fili. Essenziale per connettersi ad internet senza fili.
  • Bluetooth: è una tecnologia di trasmissione dati senza fili. Fornisce un metodo economico e sicuro per scambiare informazioni in sicurezza tra più dispositivi, utilizzando una frequenza radio a corto raggio. Una migliore tecnologia bluetooth permette maggiore scambio di dati e minori consumi.
  • GPS: chiamato anche sistema di posizionamento globale, il gps permette di sfruttare dei satelliti artificiali in orbita intorno alla terra per determinare la posizione dei dispositivi dove è installato e scambiarvi informazioni. Essenziale per far funzionare il navigatore e per il geotagging.
  • RFID e NFC: L’RFID o “identificazione a radio frequenza”, è una tecnologia che permette di scrivere e leggere informazioni senza l’utilizzo di cavi, un po’ come avviene utilizzando il Wi-fi. Lo standard più conosciuto ed utilizzato in questo campo è l’NFC.
  • 4G e 5G: acronimo di 4th e 5th Generation, questa sigla indica quel tipo di connessioni di quarta o quinta generazione (figlie della più grande famiglia del GSM/UMTS della quale fa parte anche il 3G) che permettono applicazioni multimediali avanzate e collegamento dati con una grande quantità di banda passante. Grazie al 4G il tuo dispositivo può navigare molto velocemente su internet (nelle zone dove il tuo operatore fornisce la necessaria copertura della rete). Il 5G è un tipo di connessione diventato famoso, oltre che per la velocità, per la domotica e per la bassa latenza di rete.
  • USB e Lightning: Questi tipi di supporto per la connettività sono probabilmente i più utilizzati per collegare due dispositivi tramite l’utilizzo di un cavo (USB = Universal serial bus; Mini USB; USB-C; il cavo Lightning invece è uno standard Apple). Tramite essi è possibile scambiare informazioni tra lo smartphone e il computer, caricare lo smartphone e collegare periferiche esterne (come una pennetta USB) allo smartphone.
  • Antenna: Spesso l’antenna viene ingegnosamente integrata nella costruzione della scocca esteriore del telefono. Una migliore antenna aumenterà la possibilità di ricevere e trasmettere il segnale.
  • Sim, Dual Sim ed eSim: Una sim è una scheda fornita dal tuo operatore telefonico (Tim, Vodafone etc.) che ti permettere di collegarti alla rete mobile, tramite alcune delle tecnologie citate sopra (4G, 3G etc.). Dalla Sim deriva il tuo numero di telefono vero e proprio (ad esempio: 333-3333333). Se sposterai la Sim su un qualunque smartphone, il tuo numero di telefono (con eventuali dati salvati sulla Sim come i numeri della rubrica telefonica) si “sposterà” con essa. Alcuni smartphone hanno la possibilità di gestire due Sim e vengono chiamati “Dual Sim“. Altri smartphone hanno integrato al loro interno un chip speciale che, opportunamente programmato/riprogrammato, funge da Sim.

Sensori per lo sblocco del dispositivo, accessori e altri sensori

Per sbloccare un dispositivo assolutamente personale come lo smartphone non sempre basta accendere lo schermo e scorrerci un dito sopra. Spesso vengono installati dei sensori di sblocco. I più comuni sono senza dubbio il sensore di impronte digitali e il sensore di riconoscimento facciale. Non essendo obbligatori per l’utilizzo dei dispositivi, questi sensori aggiuntivi costituiscono una spesa aggiuntiva nella scelta dello smartphone ma conferiscono a quest’ultimo una sicurezza aggiuntiva in caso di furto, smarrimento o semplice per privacy.

Oltre ai sensori di sblocco, uno smartphone è spesso dotato di accessori particolari sia interni (come la torcia integrata vicino alla fotocamera) che esterni (come le cuffiette in dotazione). La natura di questi accessori è talmente variegata e diversa da modello a modello, che qui ti basterà sapere di fare attenzione a tutte le componenti di uno smartphone durante l’acquisto, perfino gli accessori nella scatola!

Numerosi, inoltre, sono i sensori che contribuiscono al funzionamento dello smartphone. Sono infatti spesso presenti nei dispositivi: Accelerometro, Sensore di prossimità, Giroscopio, Sensore di luminosità, Bussola digitale, Barometro etc.

Per approfondire:

Tutti questi sensori hanno una funzione specifica e messi insieme fanno, ad esempio, capire allo smartphone quando si effettua un movimento o quando aumentare la luminosità dello schermo. Sappi che spesso sono tutti già integrati nel dispositivo e di fatto costituiscono quella parte di hardware che non vedi o vedi sono in parte nell’utilizzo quotidiano.

Brand, garanzia, assistenza

Quando vi gettate nell’impresa di scegliere uno smartphone, fate sempre attenzione a ricevere un prodotto non brandizzato, cioé non “bloccato” né “modificato” da nessun operatore. Infatti alcuni operatori vendono determinati modelli di smartphone dopo averci installato delle applicazioni che li personalizzano. In certi casi gli operatori bloccano addirittura i dispositivi per limitarne l’utilizzo e la bloccarne l’eventuale rivendita. Il consiglio che vi do prima di ogni acquisto, è quello di chiedere sempre se un dispositivo è brandizzato o no, e cosa comporta questa brandizzazione.

Un altro consiglio che vi do è quello di chiedere i termini di garanzia del telefono ed eventuali differenze di prezzo dovute all’estensione della garanzia stessa. Qualche venditore potrebbe non rispettare la garanzia o potrebbe cercare di proporvi una estensione della garanzia inutile (dato il costo del dispositivo o la natura della stessa) e costosa.

Prestate, infine, particolare attenzione all’assistenza che la ditta fornitrice dovrebbe prestarvi in caso di necessità. Nessuna assistenza significa spesso servizio peggiore.

Audio, resistenza all’acqua, resistenza alla polvere, consumi, prezzo e impatto sociale/ambientale

Caratteristiche non meno importanti nella valutazione per l’acquisto di uno smartphone sono:

  • La qualità audio. La qualità degli altoparlanti, sia in chiamata che in riproduzione musicale è molto importante. In questo caso potete valutare molti aspetti ascoltando vari brani dai dispositivi in prova: la profondità dei bassi, il volume dei suoni etc.
  • La resistenza agli schizzi d’acqua e in certi casi la vera e propria impermeabilità all’acqua del dispositivo (entro certi limiti di profondità).
  • Un altro dato fondamentale nella scelta di un dispositivo riguarda i consumi dello stesso. Tra due dispositivi simile sarebbe sempre meglio optare per una soluzione meno dispendiosa in ambito energetico. Spesso l’ottimizzazione del software può aiutare a consumare meno.
  • Il prezzo e l’impatto sociale ed ambientale. Il prezzo di uno smartphone, nella maggior parte dei casi è l’aspetto che più incide nella scelta dello stesso. Spesso, se si può, conviene spendere un po’ di più, specie se la qualità costruttiva si alza esponenzialmente. Al tempo stesso è importante tener presente il contrario: non tutti i prodotti più costosi potrebbero meritare il prezzo al quale sono venduti. Il prezzo finale di un dispositivo può dipendere da vari fattori importantissimi da non sottovalutare, come i costi di investimento per lo sviluppo, la qualità dei materiali usati, lo sfruttamento più o meno ponderato della manodopera e delle risorse, le conseguenze di un sistema operativo chiuso, l’impatto ambientale, il marketing.

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