Hai delle domande sulla connessione “Fiber to the Cabinet”? Come ottimizzare la FTTC? Che cos’è una connessione FTTC e a quale velocità può andare? Leggi qui.
Indice della guida:
Che significa FTTC? Che cos’è una connessione FTTC?
La connessione a banda larga con l’utilizzo della fibra ottica chiamata FTTC (in inglese Fiber to the Cabinet o “Fibra fino all’armadio stradale”) è una tecnologia che porta la fibra ottica fino ai classici armadi stradali sparsi in tutta Italia (vedi l’immagine qui sotto). Nell’architettura di rete FTTC, la fibra ottica termina presso un armadio detto “ripartilinea” (ARL), posizionato da qualche metro fino a qualche centinaia di metri rispetto alle abitazioni degli utenti che ne fanno uso. L’armadio ripartilinea viene spesso chiamato semplicemente armadio o cabinet, e in Italia, esso è lo stesso utilizzato anche per l’ADSL e per le vecchie linee telefoniche. Dall’armadio, la connessione viene portata nelle case degli utenti tramite un ultimo tratto costituito da un cavo in rame (solitamente un cavo C.T. 1221).
Cosa cambia tra il cablaggio in rame e quello in fibra ottica?
Il cavo in rame è una tecnologia molto affidabile, utilizzata per tutto il ventesimo secolo in tutto il mondo. Tuttavia, il rame ha moltissimi limiti in più rispetto alla fibra ottica, dovuti (tra gli altri) ad un fattore molto semplice: la fibra ottica “ha dalla sua parte velocità simili a quella della luce”, il rame no. L’unico aspetto positivo generalmente riconosciuto del cablaggio in rame è il costo di questa tecnologia. Cablare una città in rame costa molto meno che cablare una città in fibra ottica.
La Fibra Ottica è una tecnologia che è stata prodotta per la prima volta nel 1956 e che è stata diffusa in tutto il mondo, dopo gli opportuni perfezionamenti, negli anni successivi. La capacità teorica di trasmissione della fibra ottica è di 1 Petabit al secondo, tuttavia, raggiungere queste velocità “teoriche” richiede alcune attrezzature estremamente costose. Un limite più praticabile, divenuto uno standard odierno, è quello di 100 Gigabit al secondo (Gbit/s), questo limite richiede apparecchiature decisamente meno costose rispetto alla “fibra perfetta”.
Agli utenti finali, le compagnie telefoniche italiane garantiscono tramite rete in fibra, solitamente, un massimo di 1000 Mb in download e di 1000 Mb in upload. Proprio per gestire al meglio tutte le connessioni.
Inoltre, in aggiunta alla velocità di upload e di download, con la fibra vengono migliorati diversi altri aspetti come:
- La latenza di rete o ping. Una connessione a fibra ottica, ha una latenza di rete quasi vicina allo 0 finché la linea internet stessa viaggia nel cavo di fibra. Si parla in questo caso di “velocità della luce”, anche se la connessione in fibra non potrà mai andare alla stessa velocità della luce, poiché la velocità della luce è data dall’assenza di massa e dalla propagazione nel vuoto.
- Il “rumore”. Il rumore è un fenomeno fisico generato dalle varie correnti in tensione all’interno di un circuito, capaci di generare un’alterazione o una distorsione del segnale principale. I progressi tecnologici nella produzione della fibra ottica hanno portato, in questo ambito, ad attenuazioni del rumore fino a 0,2 dB/km (il rumore viene misurato in dB). Gli utenti casalinghi, non possono raggiungere questi risultati, ma hanno comunque una notevolissima riduzione del rumore rispetto al classico cablaggio in rame.
Come funziona la FTTC? Come migliorare la propria linea FTTC?
Nell’armadio stradale arriva la fibra, la quale, anche se può avere un proprietario diverso (come OpenFiber) dal “servizio distributore”, è connessa alla centrale dell’operatore telefonico che la vende (come Tim, Vodafone etc.) e comunica “con il mondo della rete”.
Dall’armadio stradale, invece, partono decine o centinaia cavi, che nel caso della linea FTTC sono i cosiddetti doppini (delle coppie di cavi in rame contenute in una unica guaina), i quali collegano gli armadi alle abitazioni dei clienti.
La tratta tra la centrale e l’armadio si definisce tratta primaria, mentre quella tra l’armadio e le abitazioni è detta tratta secondaria.
Solitamente, il tratto in rame è costituito da un unico filo (o più fili giuntati tra di loro attraverso una scatola di derivazione o tenuti insieme da una giuntura fatta a mano con del nastro isolante, anche se quest’ultimo metodo peggiora inevitabilmente la qualità della linea) che viene chiamato C.T. 1221. Il cavo, spesso circa 6 mm di diametro, ha al suo interno due fili di rame distinti, uno ricoperto di guaina rossa e uno con della guaina bianca; ciascuno dei due fili ha (solitamente) uno spessore di 1 mm di diametro.
La guaina in PVC (di colore grigio RAL 7001) rende il cavo generale particolarmente adatto per compiere lunghi tratti all’aperto (anche decine di metri) e la resistenza costitutiva del cavo, permette ai fili di restare sospesi per anni senza problemi, da un palo all’altro.
Il cavo 1221 è lo stesso usato per la normale tecnologia ADSL e viene gestito solo ed esclusivamente dalla compagnia telefonica; il suo fissaggio è garantito dalla compagnia fino all’entrata dell’abitazione richiedente una linea internet.
Il cavo 1221 arriva fino all’abitazione dei privati e pone fine, solitamente entrando sul primo muro utile dell’abitazione, all’allaccio. I privati sono quindi autorizzati a intervenire nella gestione dell’impianto solamente da qui in poi.
Solitamente, l’impianto domestico collega al cavo principale C.T. 1221 un cavo più piccolo chiamato cavo C.T. 1220, il quale, essendo più sottile, può entrare nella tradizionale presa telefonica RJ11 o nella più recente presa telefonica unificata o CBS. Infatti, il classico cavo 1221, non è progettato per entrare nella presa telefonica di casa. Ad ogni modo, per ottimizzare al massimo la linea di casa, è importante fare meno allacci possibili (e tutti allacci di qualità) al cavo 1221 in entrata. Alcuni elettricisti, per ottimizzare la linea, preferiscono passare un ulteriore cavo 1221 anche nella linea interna (anche se il cavo 1221 è molto difficile da piegare!), collegando i due cavi (esterno e interno) con una giunta fatta a mano, con un mammut, oppure effettuando una saldatura a stagno direttamente con il cavo della compagnia telefonica. Va sottolineato, in questo ultimo caso, che la saldatura non deve in alcun modo rovinare il cavo della compagnia (anche se effettuarla è una operazione sicura, perché lavorando in casa sulla sola linea telefonica di rame non si rischia di prendere la scossa, proprio per le caratteristiche degli attuali impianti telefonici).
È infine vivamente consigliato dedicare una linea a parte ai cavi domestici di telefonia/fibra ottica (basti pensare che il cavo in fibra ottica può essere curvato ma non può essere piegato!), poiché, oltre ad evitare malfunzionamenti e interferenze causati da impianti elettrici vicini o lavori fatti male, verranno facilitati non di poco tutti gli interventi di gestione e di riparazione della linea.
E se la linea in entrata in casa andrà a 10 Mbit, nessun cavo casalingo riuscirà a far aumentare la velocità di internet!
A quale velocità può andare la FTTC?
Nonostante nell’armadio stradale (magari posizionato vicino all’abitazione) arrivi la connessione in fibra vera e propria, l’ultima parte del percorso della FTTC è sempre costituita da cavi di solo rame, rallentando in questo modo drasticamente la velocità e causando inevitabilmente il ben noto “effetto collo di bottiglia”. Tutto ciò, lo ricordiamo, è dovuto agli enormi costi di produzione e distribuzione della fibra, che vengono sostenuti gradualmente e ponderatamente dalle grandi compagnie telefoniche. Più un’area sarà abitata e più sarà facile che arrivi prima la connessione in fibra nelle singole case (FTTH). Per verificare la copertura nazionale della fibra ottica e i lavori in corso sul territorio nazionale, clicca qui.
La FTTC che arriva nelle abitazioni è spesso disponibile (salvo particolare e costosissime richieste commerciali o salvo adeguamenti statali/privati alla ben più veloce FTTH) in “tre varianti principali” che offrono una velocità di connessione della linea di 80 Mbps, 55 Mbps o 40 Mbps, ma la velocità effettiva del servizio sarà, per vari motivi tecnici, leggermente inferiore, cioè di circa 76, 52 e 38 Mbps in download.
In upload, le tre varianti possono arrivare da 2 a 10 Mbps circa nella variante a 40 Mbps, a circa 10 Mbps nella variante a 55 Mbps e infine a circa 20 Mbps nella variante a 80 Mbps.
È fondamentale sottolineare un aspetto cruciale della FTTC: non tutti gli utenti possono ricevere la massima velocità sia in upload che in download, poiché queste ultime dipendono dalla lunghezza della linea telefonica (e quindi del cavo) dalla casa richiedente all’armadio che fornisce il servizio “a banda larga”.
Pertanto, il gestore della linea internet garantirà la velocità di connessione più stabile tra quelle disponibili in zona (non per forza “la più veloce”, anche se, chiamando il centralino, si può spesso decidere di sacrificare un po’ di stabilità a favore della ampiezza di banda).
Infine, basandosi i servizi FTTC sulla tecnologia VDSL2, se un utente non ottiene il massimo della velocità da un aggiornamento a 40 Mbps, la sua linea non trarrà nessun miglioramento in termini di velocità passando a 55 o 80 Mbps nel contratto d’abbonamento. Se hai già la fibra e vuoi testare la velocità della tua linea, clicca qui.
Buona navigazione!