Hai sempre voluto sapere il significato dell’espressione Deep Web? Che cos’è il Deep Web e a cosa serve? Leggi qui.
Indice della guida:
Attenzione!
Navigare nel Deep Web non è un’attività consigliata agli utenti comuni o agli utenti poco esperti, né tanto meno ai minorenni e/o alle persone facilmente impressionabili. Spostarsi in questa parte della rete richiede maturità ed una certa dimestichezza con le misure di sicurezza digitali; inoltre bisogna essere sempre consapevoli che nella parte più nascosta del Deep Web possono trovarsi hacker, persone malavitose, veri e propri criminali etc. Di per sé navigare nel Deep Web non è una azione illegale, ma moltissime azioni che si compiono quotidianamente in questa “zona grigia” della rete lo sono. Navigare nel Deep Web è legale ma usufruire dei servizi (principalmente illegali, come il commercio di droga, di armi, di materiale pedopornografico etc.) che il Deep Web mette a disposizione è una attività immorale e/o che costituisce reato. Se non hai buone intenzioni, ti consiglio di lasciare alle forze dell’ordine e alle persone preposte (che si occupano principalmente di gestione e sicurezza digitali) questa parte del web.
Che cos’è il Deep Web e a cosa serve
Con l’espressione “Web Sommerso” o “Deep Web” (termine inglese), si indicano tutte quelle risorse disponibili in rete (nel World Wide Web) che non vengono indicizzate dai motori di ricerca.
In pratica, quando cerchiamo qualcosa nell’immensità della rete web, noi ci affidiamo quotidianamente a Google, a Bing, ad Ecosia o ad altri “siti motore di ricerca” che filtrano per noi le informazioni e gli indirizzi, certificando i più sicuri e ordinandoli secondo precisi algoritmi. Ma non tutti i siti finiscono nei database dei motori di ricerca più famosi e quindi si può parlare di Web Sommerso, ovvero di una grandissima parte di web (rappresentata comunemente con l’immagine di un iceberg) che non finisce nell’indicizzazione “standard”, cioè nel web “in chiaro”. Secondo le più recenti stime, nel Deep Web sarebbero presenti più del 95% dei dati dell’intero World Wide Web.
Quindi, il Deep Web è la parte del web che non vediamo anche se presente, quella parte che in alcuni casi deve necessariamente essere online (pensiamo ai servizi di sicurezza), ma allo stesso tempo non può essere affidata ai motori di ricerca (ad esempio, sempre per motivi di sicurezza; pensa alle password dei tuoi account!).
Principalmente l’indicizzazione di queste “risorse nascoste” (pagine web, allegati, indirizzi etc.) da parte dei motori di ricerca, non avviene per tre motivi:
1) I contenuti web sono contenuti dinamici, ovvero pagine create al momento (e quindi in continuo cambiamento) durante il normale lavoro su una piattaforma online.
2) Le pagine web includono informazioni private e personali (magari dei possessori dei domini e dei server attraverso i quali le pagine stesse vengono gestite) che non possono essere indicizzate (ad esempio per motivi di sicurezza).
3) I creatori di una pagina web non vogliono che quest’ultima venga indicizzata. Questo avviene per diversi motivi, ma il più comune è uno: svolgere attività illegali. In quest’ultimo caso parliamo di Dark Web, ovvero della parte più recondita del Deep Web e quindi della parte più pericolosa e nascosta della rete.