Le coniugazioni attive e passive in italiano – Schemi generali

In questa pagina potrai trovare alcuni schemi sulle coniugazioni attive e passive nella lingua italiana. Gli schemi proposti sono sia in formato ODS che in formato XLSX. E ora vediamoli insieme.

Le coniugazioni attive e passive in italiano – Schemi generali

Ecco un comodo file sia in formato ODS che in formato XLSX contenente tutte le principali coniugazioni attive e passive in italiano, dal verbo essere al verbo avere, dalla forma attiva dei verbi in ARE, ERE, IRE alla forma passiva dei verbi in ARE, ERE, IRE.

Il file è scaricabile e utilizzabile da chiunque per qualsiasi scopo non commerciale e può essere usato per scopi personali e non commerciali da chiunque intenda farne un uso didattico e culturale senza snaturare le ore di lavoro che hanno reso questa pagina libera e gratuita per tutti.

Qui in basso, le stesse tabelle riproposte in formato immagine (non in JPEG ma in PNG). Anche queste immagini sono scaricabili gratis con lo stesso preavviso.

Immagine in PNG della coniugazione attiva del verbo essere:

Verbo essere Coniugazione completa

Immagine in PNG della coniugazione attiva del verbo avere:

Verbo avere Coniugazione completa

Immagine in PNG della coniugazione passiva del verbo avere (o essere avuto):

Essere avuto Coniugazione completa

Immagine in PNG della coniugazione attiva del verbo amare:

Amare Coniugazione completa

Immagine in PNG della coniugazione attiva del verbo temere:

Temere Coniugazione completa

Immagine in PNG della coniugazione attiva del verbo sentire:

Sentire Coniugazione completa

Immagine in PNG della coniugazione passiva del verbo amare (essere amato):

Essere amato Coniugazione completa

Immagine in PNG della coniugazione passiva del verbo temere (essere temuto):

Essere temuto Coniugazione completa

Immagine in PNG della coniugazione passiva del verbo sentire (essere sentito):

Essere sentito Coniugazione completa

Alcune osservazioni sulle tre coniugazioni attive

La prima coniugazione attiva

• I verbi in -care e –gare, per mantenere il suono duro di c e g, hanno una h davanti alle

desinenze che iniziano per e e i: cercare diventa cerchiamo; pregare diventa pregherò.

• I verbi in -ciare, -giare e –sciare perdono la i davanti alle desinenze che iniziano per e

e i: baciare diventa bacerei; mangiare diventa mangeremo; lasciare diventa lascerai.

• I verbi in -iare conservano la i, se è accentata, davanti a desinenze iniziami per i: inviare

diventa invii (ma studiare diventa studi, perché la i non è accentata).

• I verbi in -gnare presentano i alla prima persona plurale dell’indicativo e del congiun­tivo (perché la i fa parte della desinenza) e alla seconda persona plurale del congiun­tivo presente: accompagnare diventa accompagniamo; insegnare diventa insegniate.

• I verbi con radice terminante in -e mantengono questa vocale in tutta la coniugazio­ne: creare diventa creerei.

La seconda coniugazione attiva

• I verbi in –cere, -gere e -scere mutano il suono dolce di c e g in duro, davanti a desinen­za se quest’ultima inizia per a oppure o; vincere diventa vinco; crescere diventa cresca.

• I verbi in -gnere presentano i alla prima persona plurale dell’indicativo e del congiun­tivo (perché la i fa parte della desinenza) e alla seconda persona plurale del congiun­tivo presente: spegnere diventa spegniamo, spegniate.

• Fanno parte della seconda coniugazione anche i verbi in -rre (condurre, ridurre ecc.), che sono irregolari.

• La maggior parte dei verbi presenta la doppia forma alla prima e alla terza persona sin­golare del passato remoto (credei / credetti; credé / credette) ma non tutti (battei; batté). Consulta un dizionario, se hai dubbi, poiché nel dizionario sono solitamente indicati i passati remoti dei verbi.

La terza coniugazione attiva

• I verbi della terza coniugazione che seguono questo modello non sono molti (applau­dire, avvertire, bollire, dormire, fuggire, partire e pochi altri). Molti altri verbi presentano l’infisso -isc- tra radice e desinenza alle persone singolari e alla terza persona plura­le dell’indicativo presente (finisco, finisci, finisce), del congiuntivo presente (finisca) e dell’imperativo presente (finisci). Seguono questo secondo modello verbi come capire, costruire, finire, fiorire, guarire, impedire, preferire, punire, subire, unire e altri.

• Il participio presente della terza coniugazione termina di solito in -ente. Alcuni verbi, però, presentano la desinenza -iente: obbediente, proveniente e altri.

Scarica qui sotto il file sulle osservazioni in merito alle tre coniugazioni attive in formato ODT:

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