Le cause della Prima Guerra Mondiale sono tante e complesse. In questa pagina si è cercato di proporre un riassunto di alcune delle più rilevanti.
Indice della guida:
- 1 Le cause della Prima Guerra Mondiale. Riassunto
- 1.1 La Germania, dal Secondo Reich alla guerra franco-prussiana
- 1.2 Dalla guerra russo-turca al congresso di Berlino
- 1.3 Il peggioramento dei rapporti tra Germania e Francia
- 1.4 L’alleanza tra Francia e Russia e l’avvicinamento dell’Inghilterra
- 1.5 La situazione italiana
- 1.6 Le crisi marocchine
- 1.7 Il crollo dell’Impero Ottomano e la “polveriera balcanica”
- 1.8 La guerra boera e la guerra russo-giapponese
- 1.9 Il piano Schlieffen, un filo rosso con la Seconda Guerra Mondiale
Le cause della Prima Guerra Mondiale. Riassunto
La Germania, dal Secondo Reich alla guerra franco-prussiana
Parlare di Prima Guerra Mondiale non significa solamente parlare di corsa agli armamenti e lotte internazionali per l’affermazione delle volontà imperialiste e colonialiste delle maggiori potenze mondiali.
Per introdurre la Prima Guerra Mondiale, è importante sottolineare prima di tutto la serie di alleanze che il cancelliere del Reich, Otto von Bismarck, costruì per mettere al sicuro l’Impero tedesco (il neonato “Secondo Reich”) “fondato” nel 1871. Difatti, l’opera di Bismarck non aveva intenzioni offensive ma mirava al consolidamento dei rapporti diplomatici della Germania con gli altri paesi europei. Ricordiamo in questa sede un evento fondamentale per capire i rapporti tra la Francia e la Germania, cioè la guerra franco-prussiana del 1870-1871. Questa guerra fu il più grande conflitto europeo tra le guerre napoleoniche e la Prima Guerra Mondiale e si concluse con la vittoria della Confederazione Tedesca e dei suoi alleati (regno di Baviera, granducato di Baden etc.). La conseguenza più rilevante di questo evento fu la creazione dell’Impero Tedesco, il quale, fu portato avanti fino al 1918, anno nel quale nacque la Repubblica di Weimar, il primo tentativo di portare la democrazia di stampo liberale in Germania (fallito a causa delle pesantissime condizioni del trattato di pace di Versailles, firmato in assenza di una delegazione di pace tedesca).
Dalla guerra russo-turca al congresso di Berlino
Una delle cause fondamentali dell’accrescimento delle tensioni in Europa, scaturì dalla guerra russo-turca del 1877-1878, il conflitto ebbe origine già nel 1875, quando nelle province della Bosnia e della Erzegovina dei contadini cristiani, in un territorio ancora sottomesso dall’impero turco, si ribellarono contro i grandi proprietari terrieri musulmani. Nella guerra, i principati slavi della Serbia e del Montenegro vennero sconfitti dai turchi ma a quel punto entrò nel conflitto l’impero zarista: con il pretesto di sostenere le nazioni slave, la Russia voleva allargare la propria area di influenza nei Balcani. I russi sbaragliarono i turchi e l’equilibrio internazionale era in bilico. Per tentare di porre rimedio, nel 1878, venne organizzato il congresso di Berlino: alla Russia fu imposto di rinunciare alla nascita del grande Stato della Bulgaria (sul quale avrebbe avuto influenza politica e militare) e Bismarck sostenne l’Austria-Ungheria e l’Inghilterra alle quali andarono rispettivamente la Bosnia-Erzegovina e l’isola di Cipro. In tal modo, si stavano già delineando gli schieramenti della prima guerra mondiale.
Il peggioramento dei rapporti tra Germania e Francia
Un’altra conseguenza rilevante della nascita dell’impero tedesco fu senza dubbio l’aggravarsi dell’attrito nei confronti della Francia al quale attrito lo stesso Bismarck cercò di porre rimedio isolando la Repubblica francese, e dirigendo al contempo i propri interessi verso l’impero russo e verso quello austroungarico. La situazione nei Balcani sembrò stabilizzarsi nel 1881 con l’alleanza dei tre imperatori (Germania, Russia e Austria). Nel 1882 le alleanze internazionali della Germania si rafforzarono ulteriormente con l’ingresso dell’Italia nella Triplice Alleanza (l’Italia, vedendo l’occupazione della Tunisia da parte della Francia nel 1881, cercò di ostacolare il gesto francese ma si accorse della propria posizione di isolamento e per questo strinse questo patto).
La politica di equilibrio adottata da Bismarck venne però meno già dal 1890, quando salì al potere l’imperatore Guglielmo II, il quale, spinse alle dimissioni Bismarck ed iniziò a mettere in pratica le proprie idee politiche espansionistiche.
L’alleanza tra Francia e Russia e l’avvicinamento dell’Inghilterra
In risposta alla politica ferrea di Guglielmo II e all’alleanza con Austria e Italia in chiave antifrancese, la Russia e la Francia cominciarono ad avvicinarsi politicamente già nel 1891, per poi stringere il famoso patto difensivo della Duplice Intesa nel 1894. Nel 1898, nonostante i contrasti, l’Inghilterra propose alla Germania un’alleanza (a lungo cercata anche da Bismarck) ma Guglielmo II la respinse, sicuro che l’Inghilterra non avrebbe mai cercato un patto militare nei confronti della duplice alleanza. La Germania si sbagliava perché da questi presupposti nacquero le basi per la Triplice Intesa del 1907. Nel contempo la Germania incominciò ad imbastire una flotta navale che fu sia un esempio della corsa agli armamenti della Germania che uno dei motivi chiave dell’avvicinamento dell’Inghilterra all’intesa. Inoltre, l’importanza della flotta navale per ogni singolo esercito sarà una delle grandissime novità della Prima Guerra Mondiale.
La situazione italiana
L’apertura italiana nei confronti della politica estera e del colonialismo si manifestò con le trattative segrete iniziate con la Francia, le quali portarono alla guerra di Libia del 1911-1912. La dispendiosa guerra si concluse con il trattato di Losanna (1911-1912), nel quale all’Italia spettava la sola amministrazione civile e militare della Libia ma il territorio invaso restava ancora a far parte dell’Impero Ottomano.
Le crisi marocchine
Come reazione al riarmo navale tedesco, Francia e Inghilterra si avvicinarono (in particolare dal 1904) e appoggiarono le rispettive politiche coloniali in Africa. In questa sede basti citare le due crisi marocchine avvenute tra il 1905 il 1911 che coinvolsero Germania, Francia, Spagna e Gran Bretagna per la colonizzazione del Marocco. La situazione si risolse con un protettorato francese in Marocco e un’aria a nord del paese sotto il controllo spagnolo.
Il crollo dell’Impero Ottomano e la “polveriera balcanica”
Nonostante un iniziale accordo tra la Russia e l’Austria che definiva l’annessione della Bosnia-Erzegovina in cambio del sostegno alla Russia nella rivendicazione della libera circolazione di navi russe nella regione degli stretti, i rapporti tra queste due potenze si deteriorarono. Nel 1908 l’Austria compì l’annessione ma non mantenne fede al patto. La Russia, allora, cambiò strategia ed iniziò ad appoggiare apertamente la Bulgaria che, sempre nel 1908, si era resa indipendente dagli ottomani.
Del 1909 è il colpo di Stato dei Giovani Turchi, un movimento politico interno all’impero ottomano con ideali rivoluzionari, costituito allo scopo di trasformare l’impero in una monarchia costituzionale. In piena crisi dell’impero ottomano, le azioni dei Giovani Turchi si ripercossero non solo nelle sorti d’Europa ma causarono anche eventi terribili come il genocidio degli armeni, perpetrato tra il 1915 e il 1916 al fine di impedire un eventuale alleanza degli armeni con i russi. Questi furono alcuni degli ultimi eventi dell’impero ottomano, oramai in disfacimento.
Nell’ottobre del 1912, la Serbia si alleò col Montenegro la Grecia e la Bulgaria e sconfisse l’impero ottomano nella prima delle due guerre balcaniche. L’impero ottomano, dopo secoli di presenza nei Balcani perse tutti i suoi possedimenti principali. Sul continente, i turchi conservavano solo Istanbul. La Serbia conquistò anche il Kosovo e compì nel 1912 una brutale operazione di pulizia etnica nei confronti dei contadini albanesi musulmani kosovari. Preoccupate dall’espansionismo serbo, l’Austria-Ungheria e l’Italia istituirono lo stato dell’Albania per impedire ai serbi l’accesso al mare; questo evento peggiorò nettamente i rapporti della Serbia (in particolare) con l’Austria-Ungheria.
Da questi eventi, si può notare la situazione critica nel territorio del Balcani, il quale territorio venne definito dagli storici, una “polveriera”, proprio per la sua situazione di instabilità. La scintilla della Prima Guerra Mondiale scoppiò proprio a Sarajevo il 28 giugno 1914, quando l’attentatore serbo-bosniaco Gavrilo Princip uccise l’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo, erede al trono d’Austria-Ungheria.
La guerra boera e la guerra russo-giapponese
Le due guerre boere (1880-1881 e 1899-1902) ebbero luogo in Sudafrica, tra il XIX e il XX secolo, e videro in due schieramenti opposti gli inglesi colonialisti e i coloni sudafricani di origine olandese, detti boeri. I due conflitti portarono alla supremazia britannica in Sudafrica e posero fine agli Stati boeri inglobandoli nella grande Colonia del Capo. La pace del 1902 siglò l’egemonia colonica inglese nel sud dell’Africa.
All’inizio del XIX secolo, il Giappone era una nazione arretrata. Mentre l’imperatore viveva chiuso nella sua reggia, il paese era amministrato dagli Shogun (dei generali veri e propri dittatori militari). Il regime di isolamento crollò quando gli americani nel 1853 e nel 1854 forzarono i rapporti diplomatici con il chiuso Giappone facendo in questo modo crollare lo shogunato. Ebbe così inizio l’era Meiji, ovvero l’epoca della restaurazione imperiale con la quale il Giappone fece importantissimi progressi in tutti i campi e si aprì all’espansionismo imperialistico.
In questo panorama, la guerra tra Russia e Giappone rappresentò da una parte il declino dell’impero zarista (il quale, impossibilitato dalle maggiori potenze europee a conquistare i territori ad Ovest, voleva espandersi in Asia) e dall’altra la prima grande vittoria dell’uomo “giallo”. Combattuta tra il 1904 e il 1905, questa guerra rappresentò un grande esperimento coloniale del Giappone, il quale ottenne sotto la propria influenza sia la Corea che il territorio della Manciuria.
Il piano Schlieffen, un filo rosso con la Seconda Guerra Mondiale
Nel 1905, il capo di stato maggiore Alfred von Schlieffen presentò un piano strategico di espansione che avrebbe permesso alla Germania di entrare in guerra contro la Triplice Intesa senza il rischio di venire annientata. Tale piano, che prese il nome di piano Schlieffen, consisteva nello sconfiggere per prima la Francia con una campagna fulminea passando per i Paesi Bassi ed attirando i francesi nei confini naturali con la Germania, per poi attaccare, dopo la conquista di Parigi, la Russia approfittando dell’arretratezza ferroviaria dello stato zarista. Il piano, molto modificato nel 1911 da Von Moltke ed attuato già nella Prima Guerra Mondiale, fallì nella prima battaglia della Marna del settembre 1914 e, di fatto, non fu mai portato a termine in toto nella sua idea originaria, anche se rappresentò comunque una strategia “leggendaria”, tanto che venne preso come spunto dall’Oberkommando der Wehrmacht (o OKW, cioè l’alto comando delle forze armate tedesche) ed utilizzato (rovesciandolo nella tattica) nella Seconda Guerra Mondiale.